E volarono

 E volarono

E volarono

 “Avvicinatevi all’orlo”, disse
“Non possiamo, abbiamo paura”
“Avvicinatevi all’orlo”
“Non possiamo, cadremo giù”
“Avvicinatevi all’orlo”
Si avvicinarono, lui li spinse.
E volarono

(Guillaume Apollinaire)

Ho trovato questa poesia, non la conoscevo, subito dopo aver deciso di scrivere qualche parola sulla partecipazione al laboratorio sulla Teoria U organizzato da Master Coach Italia il 29 e 30 maggio 2021.
Più di 16 ore immersi in sé stessi, nell’ascolto dell’altro e nell’azione di generazione dell’immagine di un nuovo sé la cui centratura non sia più il passato ma il futuro.

La migliore possibile.

Un lavoro individuale certo, ma soprattutto CORALE, in cui gli altri non stanno lì a giudicare, a consigliare a dire cosa fare e cosa devi diventare, ma riflettono la tua stessa immagine e ti donano la loro, in uno scambio di una potenza generativa fortissima.

Tu sei lì, indipendentemente dalle tue intenzioni, ad accogliere, a fare a tua volta dono di te agli altri, perché anche gli altri possano sentirsi degni del dono dell’ascolto. Un ascolto che supera gli stessi termini fisici e diventa per l’appunto riconoscimento (io ti vedo, ti ascolto) e accoglienza.

Sono lì, nuda

E sei ancora lì quando sei quasi costretta a guardarti dall’esterno e a vedere come potrebbe andare la tua vita se a bloccarti, da tanto tempo, non ci fossero le tue paure, i tuoi sensi di colpa, il tuo amarti poco o la tua fiducia ferita.

Sei lì, come nuda, quando devi decidere se vuoi continuare ad alimentare la tua ferita o vuoi (e puoi), piuttosto, lasciarla finalmente cicatrizzare. E non cadi solo perché a sorreggerti ci sono gli altri. Gli altri te e gli altri noi che insieme decidiamo finalmente di risalire.

E voliamo.

Con le nostre cicatrici, quelle che ci difenderanno da quel momento in poi e ci aiuteranno a riconoscere quello che può farci male. Con i i nostri sogni, che diventano più vicini, quando finalmente hai deciso di prendertene cura. E sei lì a fare da testimone a chi ha scelto di fare da testimone a te. Per questioni di pancia, o di testa o di cuore. Poco importa.

E volarono alla fine della salita 

Sai che da quel momento in poi ci riconosceremo, li riconoscerai quegli altri, semplicemente perché sono parte di questa nuova te che trovi alla fine della salita.

Il resto poi è un volo. Perché quando pensi di essere arrivato al fondo .. cominci a volare!

La poesia la dedico a Pasquale Adamo, che ci ha spinto.
E a tutto il team MCI presente agli incontri, che ha fatto in modo che ci sentissimo sicuri per tutto i tempo del viaggio.

GRAZIE

Alessandra Amoruso
(Coach MCI e partecipante Teoria U)