L’Energia Trasformazionale della TEORIA U

 L’Energia Trasformazionale della TEORIA U

L’Energia Trasformazionale della TEORIA U

«Quando penso di esser andato il più lontano possibile scopro che posso spingermi oltre».
(Ayrton Senna)

Ti è mai capitato di sentir parlare di qualcosa e rimanerne affascinato/a?
A me è successo con la Teoria U di Otto Scharmer, che ho avuto il piacere di conoscere partecipando ad un Webinar organizzato dal Dott. Pasquale Adamo, fondatore del primo U.Lab in Puglia (clicca qui)
La Teoria U nasce al MIT di Boston ed è il risultato della fusione di più approcci. Si propone sulla scena mondiale come un modello capace di generare innovazione e cambiamento sia al livello individuale che collettivo.

Dopo aver partecipato al Webinar, ho scelto di iscrivermi al Percorso Laboratoriale sulla Teoria U perché, avendone intercettato le potenzialità, volevo mettermi in gioco nell’apprendimento e nell’applicazione della Theory U.

Non potevo neanche lontanamente immaginare quello che sarebbe accaduto nel percorso formativo!

DALLA TEORIA ALLA PRATICA

IMMERSIONE. È stata questa la mission della prima giornata.

Guidati dal Mental Coach Pasquale Adamo il viaggio ha avuto inizio. Gradualmente abbiamo compreso come funziona la Teoria U e siamo stati accompagnati in un percorso di ascolto, precensing e riscoperta del sé sempre più profondo.

GLI OSTACOLI DA SUPERARE

Come tutte le sfide avvincenti è stato necessario superare degli ostacoli: il giudizio, il cinismo e la paura, per fare spazio a curiosità, compassione e coraggio.

Mediante l’ausilio di alcune TECNICHE come: l’Empathy Walk, il Social Presencing Theater e la Pratica del Journaling abbiamo lasciato andare il passato per essere liberi di generare le migliori possibilità future.

IL CAMBIO DI PROSPETTIVA: LA SALITA TRASFORMATIVA

Ho sempre pensato al futuro come ad un salto nel vuoto. Se qualcuno, prima d’ora, mi avesse detto che era necessario scendere nella parte più autentica per intraprendere la salita trasformativa verso il mio sé futuro, non gli avrei dato credito.

La sperimentazione della Teoria U mi ha permesso di cambiare idea. La migliore visione del mio futuro l’ho generata solo dopo essermi riconnessa con la mia sorgente interiore e aver messo a fuoco il mio punto cieco.

Tutto ad un tratto, ciò che nelle fasi precedenti appariva confuso, ha iniziato a prendere forma ed acquisire senso. La salita trasformativa poteva avere inizio, ero pronta ad accogliere il divenire!

POTERE ALL’AZIONE

A mio avviso, la vera forza motrice della Teoria U, risiede nell’approccio pragmatico che la contraddistingue, grazie al quale è possibile verificare il conseguimento dei risultati.

Dopo aver definito con chiarezza la direzione futura, ciascuno dei partecipanti è invitato a realizzare un prototipo 3d per rendere tangibile il risultato che si vuole raggiungere.

La prototipazione permette di compiere un ulteriore passo evolutivo: apprendere dal modellino. Osservandolo possono emergere ulteriori possibilità di miglioramento, lo si può smontare e ricostruire.

Il percorso si conclude con l’individuazione di azioni concrete che gli stakeholder attueranno per realizzare la possibilità futura.

CONSIDERAZIONI FINALI

Dopo aver testato gli effetti benefici della Teoria U, il mio auspico è che sempre più persone ed organizzazioni ne percepiscano le potenzialità e scelgano di sperimentarla.

Praticare la Teoria U consente di ampliare la propria vision verso direzioni inesplorate, apportando significativi mutamenti sul benessere personale, manageriale, sociale ed ambientale.

La potente energia trasformazionale della Teoria U fa di essa la strategia vincente per il cambiamento, ragione per cui i changemaker del domani dovrebbero inserirla nella propria cassetta degli attrezzi!

                                                                                                                                        Marilena Resta
(coach MCI)