Social Presencing Theater
Il Social Presencing Theater è una metodologia affascinante che si inserisce nel campo dell’apprendimento corporeo, chiamato anche cognizione incarnata. Ideato dalla coreografa Arawana Hayashi e sviluppato attraverso le ricerche del Presencing Institute del MIT di Boston, questo metodo offre un’opportunità unica di esplorare le dinamiche interpersonali e di gruppo per sviluppare livelli di team working molto più profondi ed efficaci.
Inoltre, il Social Presencing Theater rappresenta un momento molto importante all’interno della TEORIA-U, poichè attraverso questo esercizio, il team e il singolo entrano in contatto con la loro migliore possibilità futura.
In questo articolo, scopriamo di più sul Social Presencing Theater e sul suo significato all’interno della Theory-U
A cosa serve il Social Presencing Theater
Il Social Presencing Theater è una tecnica che consente ai partecipanti di “guardarsi da un’altra prospettiva”, rivelando aspetti che prima erano invisibili. Attraverso il Social Presencing Theater, sia i gruppi che gli individui possono scoprire nuove consapevolezze, evitando di ripetere schemi comportamentali obsoleti per trovare strade inedite verso la soluzione di problemi.
Ad esempio, in una sessione di Social Presencing Theater, un team potrebbe iniziare a discutere un progetto con focus su scadenze e obiettivi, ma man mano che interagiscono attraverso il corpo, possono rendersi conto che la vera questione è la mancanza di comunicazione tra i membri.
Insomma, il Social Presencing Theater consente all’individuo e al gruppo di rendersi conto delle dinamiche limitanti che agiscono all’interno del gruppo e delle potenzialità del gruppo. Allo stesso tempo, però, la sua caratteristica principale è che tale processo di consapevolezza avviene attraverso il corpo, quindi in modo diretto, spontaneo, senza filtri e, per questo, estremamente potente.
Come Funziona il Social Presencing Theater
Durante il processo, i partecipanti possono scegliere se essere attori attivi o semplici osservatori. Gli attori sono invitati a posizionarsi fisicamente in uno spazio definito, non seguendo la logica, ma ascoltando il proprio corpo. Questa esperienza non si limita a pensare, ma a sentire.
Dopo aver assunto una posizione, ognuno esprime ciò che prova in quel momento. Questo approccio aiuta a rivelare emozioni e conflitti latenti. Successivamente, si verifica un movimento naturale tra i partecipanti, simile a quello che accade in un sistema in tensione che cerca un equilibrio. Ogni cambiamento di postura genera reazioni negli altri, evidenziando le interconnessioni all’interno del gruppo.
Quindi, attraverso il Social Presencing Theater, i partecipanti riescono a tirare fuori e condividere problematiche, difficoltà e disagi che limitano il potenziale del gruppo, senza passare dall’analisi, dal conflitto o dalle discussioni che, invece, non fanno altro che rafforzare i problemi del gruppo. Allo stesso tempo, il team riesce a percepire il potenziale, la bellezza e la forza del gruppo stesso.
Riflessioni e Scoperte attraverso il Social Presencing Theater
Al termine del Social Presencing Theater, si svolge un momento di pratica riflessiva collettiva. Gli attori condividono le loro impressioni: cosa hanno provato, cosa li ha colpiti e quali nuove prospettive sono emerse. Questo debriefing è cruciale, poiché permette di mettere in luce elementi che prima erano sfuggiti.
Immagina un gruppo di manager che, attraverso il Social Presencing Theater, si rende conto che la vera sfida non è solo la gestione delle scadenze, ma anche il bisogno di un maggiore supporto reciproco.
Queste intuizioni, emerse dall’esperienza corporea, possono portare a trasformazioni significative nelle dinamiche del team, perchè emergono direttamente dai partecipanti e non sono indotte da un Trainer esterno (un formatore, un consulente, etc).
Inoltre, si tratta di consapevolezze che hanno fin da subito un forte impatto emotivo, essendo emerse attraverso un esercizio di cognizione incarnata e, quindi, tendono a rimanere nella memoria del singolo e del gruppo. Tutto questo, solitamente, porta ad un reale cambiamento all’interno del gruppo.
L’Importanza del Sentire nel Social Presencing Theater
Uno degli aspetti centrali del Social Presencing Theater è l’importanza del “sentire” e della connessione con il proprio corpo. In un mondo dove il pensiero razionale spesso domina, questo approccio incoraggia a riscoprire l’intelligenza emotiva e corporea, estendendo le intelligenze del singolo e del gruppo e sviluppando l’idea di una mente estesa.
Le informazioni raccolte in questo modo offrono una saggezza collettiva che può portare a cambiamenti profondi e duraturi.
Il Social Presencing Theater non è solo una tecnica, ma un viaggio verso una maggiore consapevolezza e comprensione di sé e degli altri. Attraverso questa pratica, possiamo scoprire nuove possibilità di azione e arricchire le nostre interazioni quotidiane.
Il Social Presencing Theater nel Team Building
Il Social Presencing Theater è un’esperienza particolarmente indicata per i gruppi di lavoro e per sviluppare dinamiche positive di Team Building.
A differenza dei tradizionali approcci, come gli outdoor training o l’attività formativa in aula, il Social Presencing Theater consente al gruppo di entrare in contatto con le dinamiche nascoste, implicite e conflittuali del Team, ma senza restare incagliati in essi. Piuttosto, il gruppo di lavoro dopo aver fatto emergere i limiti del team, fanno emergere anche la soluzione e il potenziale del gruppo. Tutto questo, inoltre, avviene in modo naturale, con una grande partecipazione dei singoli e utilizzando un canale comunicativo puro e potente come quello del corpo.
Insomma, il Social Presencing Theater consente un lavoro mirato e prezioso per il Team Building, in quanto consente ad ogni partecipante di prendere atto di alcune dinamiche profonde e di tirare fuori consapevolezze preziose, senza passare dall’analisi razionale del contesto di gruppo.
Il Social Presencing Theater nella Teoria-U
Il Social Presencing Theater è un momento cruciale all’interno della Teoria-U. Infatti, si arriva al Social Presencing Theater nel momento in cui il gruppo di lavoro ha già eseguito alcuni esercizi per allenare il proprio sentire e, soprattutto, ha svolto alcuni esercizi per lasciare andare i giudizi reciproci, entrare in empatia autentica con l’altro e lasciare andare paure e resistenze.
Insomma, il gruppo di lavoro si è liberato di zavorre, pregiudizi e diffidenze reciproche ed è pronto a comunicare attraverso il corpo e, quindi, attraverso il Social Presencing Theater.
Grazie a questo esercizio, il team e il singolo entreranno in contatto sia con i limiti e le difficoltà individuali e del gruppo, ma anche con la soluzione, con il potenziale e con la bellezza che quel gruppo può sprigionare.
Pertanto, il Social Presencing Theater è un momento di grande scoperta e di profonda consapevolezza sia del valore individuale, che del valore del gruppo.
Imparare il Social Presencing Theater
Per imparare il Social Presencing Theater e per provare le sue potenzialità puoi procedere in due modi: consultanto il sito Presencing Institute del MIT di Boston, oppure partecipando al laboratorio Teoria-U con il Coach Adamo, divulgatore del coaching generativo e tra i più imporatanti facilitatori di Teoria-U in Italia.